L’Istituto opera in un territorio caratterizzato da una varietà di beni artistici e culturali, ad alta vocazione turistica per la posizione geografica, snodo del collegamento con l’Arcipelago Eoliano, sede di una riserva naturale sita a Capo Milazzo, nonché di un’area protetta marina.
Il territorio, che originariamente basava la sua economia sull’agricoltura, l’artigianato e la pesca, attualmente mostra un’economia imperniata sostanzialmente sul terziario e sulla crescita di piccole e medie attività imprenditoriali. La presenza delle grandi realtà industriali condiziona fortemente il nostro territorio, imponendoci una consapevolezza ambientale che deve trovare nella scuola uno dei vettori trainanti.
Si evidenzia sul territorio la necessità di far fronte a problematiche di aggiornamento delle competenze delle figure professionali nell’ambito della società della conoscenza e dell’informazione, oltre che di ampliamento dei servizi di supporto. Si rilevano carenze connesse al bisogno di valorizzazione e potenziamento del capitale umano rispetto alle sfide aperte dagli scenari di sviluppo nazionale.
Per quel che riguarda la qualità della vita si rileva una crisi dei valori tradizionali quali la famiglia e il lavoro. In tale contesto la scuola rappresenta una risorsa e un luogo formativo importante che risponde ad una sempre maggiore richiesta d’istruzione artistica e professionalizzante, e di sviluppo di valori quali: il rispetto e la tutela del patrimonio ambientale, il recupero e la valorizzazione dei beni architettonici, la promozione e la diffusione della cultura artistica in tutte le sue forme.
La città di Milazzo, nell’opinione pubblica e per i centri dell’hinterland, ha sempre evocato il mare, essendo snodo per il passaggio alle Eolie e polo di attrazione per la balneazione e per la pratica del turismo nautico; inoltre è caratterizzata da un’ampia offerta formativa dell’istruzione di secondo grado, da un’elevata offerta ristorativa attraverso la presenza di molti locali, e da antiche vestigia, testimonianza del succedersi di varie civiltà e dominazioni. Milazzo ha dunque ampie potenzialità e un’alta frequentazione di visitatori ma a basso tasso d’affezione: pochi si soffermano in città, cosicché Milazzo si è programmata per un rapporto “mordi e fuggi” con i propri visitatori, e non ha sufficientemente sviluppato itinerari turistici di qualità, vere e proprie guide cartacee o digitali, inviti alla permanenza, un brand che la caratterizzi come città d’arte.
La formazione scolastica, rivolta a studenti provenienti da tutto il comprensorio (soprattutto non milazzese), propone indirizzi professionali (alberghiero, industriale,commerciale)eliceali(classico,scientifico,artistico)L.’attenzioneformativa,inquesti ultimi anni, è più indirizzata ai piani enogastronomici, turistici, artistici, informatici. Negli ultimi 10 anni sono aumentati del 300% i locali a scopo ristorativo e le strutture ricettive extralberghiere. La vocazione del territorio resta quella turistica, duramente messa alla prova dall’esistenza di complessi industriali che deturpano ambiente e paesaggio. Conoscenza, valorizzazione, orgoglio identitario fondato sulle nobili millenarie radici porrebbero le basi per un rilancio di questo ridente centro, motivando i cittadini verso pianificazioni e prospettive innovative e migliorative, per il turismo e per l’economia in genere.